Relazione tecnica

Contenuti della relazione tecnica sui rifiuti trattati presso l'impianto e la capacità residua di trattamento

Nella relazione dovranno essere contenute le seguenti informazioni: 

Caratteristiche quali/quantitative dei rifiuti che si intendono ricevere e trattare presso l'impianto (per ogni tipologia di rifiuto):
  • classificazione del rifiuto rispetto alle categorie di cui alle lettere a), b), c) dell'art. 110, comma 3 decreto legislativo 152/06 e codice CER del rifiuto
  • indicazione del punto di conferimento del rifiuto: linea acque/linea fanghi dell'impianto.
Carichi idraulici e di inquinanti attualmente affluenti all'impianto attraverso la rete fognaria:
  • l'andamento orario della portata di liquame in ingresso all'impianto durante l'arco di un'intera giornata in tempo asciutto; alla luce di tale andamento dovranno essere elaborati e precisati nella relazione i seguenti dati: 
    1) o la portata media oraria riferita alle 24 ore 
    2) o la portata massima oraria in tempo asciutto.
  • (solo nel caso in cui la rete affluente all'impianto sia mista) portata di punta oraria in tempo di  pioggia trattabile dall'impianto e fasi di trattamento previste su tale portata
  • la concentrazione media giornaliera di BOD5 (mg/l) nel liquame in ingresso all'impianto. 
    Per gli impianti di potenzialità 2000 AE, i dati sopra indicati, riportati nella relazione, dovranno essere frutto di misure sperimentali e non di elaborazioni teoriche. Nella relazione dovranno essere illustrate le modalità di effettuazione delle misure. 
    Nel caso in cui l'impianto non sia già dotato di misuratore di portata in ingresso, ne dovrà essere prevista dal titolare la presenza per il tempo necessario all'effettuazione delle misure. 
    Nel caso di impianti che servono agglomerati a forte fluttuazione stagionale, i dati di portata si dovranno riferire al periodo di massima affluenza. 
    Qualora per motivi di tempo ciò sia difficile da effettuare, è ammissibile che vengano fatte misurazioni reali in periodi diversi da quelli di massima affluenza e poi vengano forniti dati ricavati per estrapolazione.
Capacità residua dell'impianto: 

Alla luce dei dati di cui ai punti precedenti, ed attraverso l'applicazione del metodo di calcolo dell'allegato 8 (Vedi "Allegato 8 — Modalità di calcolo della capacità residua" del "Regolamento per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue - Linee guida attuative") deve essere dimostrata la possibilità di trattare presso l'impianto i rifiuti sopra indicati, nei quantitativi previsti. I valori di portata e carico inquinante misurati ed adoperati nel calcolo della capacità residua, devono essere forniti con l'approssimazione al decimale minima necessaria alla verifica del calcolo effettuato. 
Qualora ci sia conferimento di rifiuti in testa alla linea fanghi, è necessario specificare la capacità residua di quest'ultima con un calcolo a parte: la stima è da effettuare in funzione delle caratteristiche dimensionali della linea fanghi esistente al netto della capacità già impegnata, a sua volta dipendente 
dalla quantità media di fanghi prodotti per A.E. rispetto alla portata di reflui in ingresso. 
 

La relazione deve essere a firma di un tecnico abilitato (Ingegnere, Chimico, Biologo, Perito chimico o industriale) e dovrà essere corredata da una planimetria generale in scala adeguata dell'impianto e da uno schema a blocchi delle diverse fasi di trattamento e di tutti i collegamenti idraulici, aggiornati al reale stato di fatto. 
La planimetria, inoltre, deve riportare le infrastrutture impiegate per l'alimentazione dei rifiuti all'impianto e i percorsi degli automezzi di conferimento dei rifiuti.