Attenzione: per presentare questa pratica seleziona la Città metropolitana di Roma Capitale come amministrazione destinataria nel menu in alto a sinistra.
La Città Metropolitana di Roma Capitale possiede quasi il 21% delle aree naturali nazionali, un patrimonio di biodiversità di particolare rilievo ed interesse che riguarda non solo gli habitat naturali ma anche le differenti specie della flora e della fauna.
Dell'insieme di parchi, riserve e monumenti naturali che compongono il sistema delle aree protette della Città Metropolitana di Roma Capitale (più di 40 porzioni di territorio a differente regime di protezione), sei sono gestite direttamente dall'amministrazione provinciale:
- riserva Naturale Monte Soratte
- riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco
- riserva Naturale Nomentum
- riserva Naturale Monte Catillo
- riserva Naturale Villa Borghese di Nettuno
- monumento naturale della Palude di Torre Flavia
In aggiunta a queste aree naturali il versante orientale della pianura che circonda Roma e che viene chiamato Agro Tiburtino Prenestino o Agro Romano antico, formato da boschi, radure, fontanili, specchi d’acqua, ruscelli e colline che si incontrano con le colture tradizionali, i seminativi, gli ortaggi e i frutteti.
La gestione delle aree naturali avviene attraverso un’attenta opera di programmazione, pianificazione e regolamentazione, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio naturale esistente, senza tralasciare lo sviluppo sostenibile del territorio e delle sue realtà produttive.
La tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale vengono perseguite inoltre attraverso il rilascio delle autorizzazioni relative ad interventi sul territorio e sul patrimonio agroforestale. All’interno di un’area naturale protetta, prima del rilascio di concessioni od autorizzazioni relativi, è necessario acquisire il nulla osta dell'ente gestore (articolo 28 della Legge regionale 06/10/1997, n. 29, art. 28). Il nulla osta verifica la conformità dell’intervento con le norme di salvaguardia, il piano e il regolamento dell'area naturale protetta, nonché il rispetto dei criteri per l'utilizzazione del patrimonio forestale ed è necessario per:
- manifestazioni
- attività sportive
- riprese cinematografiche
- riprese televisive
- interventi di potatura, sfrondatura e taglio di rami e abbattimento piante per motivi fitosanitari o di sicurezza
- attività di studio o ricerca
- attività inerente l’uso civico (pascolo o legnatico)